Bagna Cauda
La bagna cauda è il primo piatto che ci viene in mente quando si pensa alla tradizione culinaria piemontese. Anzi, per essere precisi, la bagna cauda sarebbe nata tra le vigne di Langhe, Roero, Monferrato e Astigiano, per ricompensare i vendemmiatori del loro lavoro. E’ un piatto tipicamente autunnale e invernale: un intingolo di olio, acciughe, aglio, burro e latte, in cui si immergono verdure di stagione, come peperoni, insalate amare, cardi, patate, topinambur. La bagna cauda, per essere mantenuta calda appunto, si mangia dal tipico fojòt, una ciotola di terracotta a due piani: sopra la salsa, e sotto un lumino.
Non esiste una ricetta canonica della bagna cauda: ogni massaia ha le due dosi e i suoi segreti, e ogni zona ha le sue preferenze. Spesso si discute sull’uso di burro, panna e latte, ma gli ingredienti che non mancano mai sono l’olio, l’aglio e le acciughe c he ritroviamo anche in tante altre ricette tradizionali, come le anciove al bagnèt verd. Ma com’è possibile che proprio le acciughe siano un ingrediente tipico di un territorio lontano dal mare?
Una volta il Piemonte faceva scorte di sale dalla Provenza attraverso la cosiddetta Via del Sale, che transitava dalle Alpi Marittime. Il sale era però soggetto a pesanti dazi, e per aggirare il problema i commercianti coprivano i carichi non spessi strati di acciughe. Una volta giunto a destinazione, il sale finiva nelle cucine dei ricchi, mentre le acciughe sulle tavole dei più poveri. Fu così che le acciughe salate diventarono un ingrediente essenziale della nostra cucina e diedero origine a questa gustosa ricetta. Se volessimo abbinare un vino, noi sceglieremmo un Nebbiolo corposo.
La bagna cauda è un piatto povero, ma non per questo poco importante: da noi è il simbolo dell’allegria e della convivialità!